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Giovedì 10 novembre h. 18.30 Mimmo Sammartino presenta il suo nuovo romanzo Il paese dei segreti addii Hacca edizioni

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Date/Time
Date(s) - 10/11/2016
18:30 - 19:30


mimmo-addii-e-cantoGiovedì 10 novembre h. 18.30 
Il paese dei segreti addii

di Mimmo Sammartino

autore del nostro amatissimo Un canto clandestino saliva dall’abisso” edito da Sellerio

hacca-logoHacca edizioni

con Mimmo presentano il libro

Laura Ligresti (libraia), Marco Bocciarelli (marito della libraia), Barbara Balzerani (nostra amica fraterna e scrittrice) con cui abbiamo condiviso le emozioni profonde di vita e di scrittura insieme ai lettori della Libreria del Mondo Offeso.

Premessa

Personalmente devo a tute le persone citate (scrittori, amici, lettori) così tanto che vorrei averle tutte qui con me il 10 novembre 2016 e questo giorno rappresenta per me un punto fermo da cui ripartire ancora più forti di prima dalle scelte fatte si qui.

23 ottobre 2008 apre la Libreria del Mondo Offeso

Laura, aspirante libraia del Mondo Offeso, folgorata da Conversazione in Sicilia di Elio Vittorini, Tristano muore di Antonio Tabucchi, Compagna Luna di Barbara Balzerani e da Un Canto Clandestino saliva dall’abisso di Mimmo Sammartino decide di aprire e di dedicare l’apertura agli ai migranti offesi del nuovo millennio. Quei migranti che ancora oggi alla ricerca di una vita “migliore” sono disposti a tutto, fino a farsi inghiottire dal nostro mare cui Mimmo Sammartino dedica un poema lirico, quasi epico a partire dalla vicenda di Porto Palo…

Il paese dei segreti addii

Un rivolo scarlatto come sangue sporcò la neve, che pareva un’offesa. E tutti pensarono che fosse accaduto qualcosa di irreparabile”. Comincia con un mistero di neve il Natale di Pietrafiorita. Sullo sfondo, un borgo d’Appennino che si spopola. Il paese dei segreti addii si fa guscio vuoto nel suo tempo lento e inesorabile.

In questo microcosmo, consuma la propria esistenza una umanità di margine: profeti, disertori, mutilati, angeli, zingari, ubriaconi, ninfomani, beghine, sordomuti, sciamani, musici falliti, sbirri, preti, truffatori, cantastorie. Uomini che partono per il mondo e qualche volta ripercorrono la strada a ritroso.

È qui che tornano a cercarsi i padri e i figli che si sono perduti. È qui che padri e figli imparano di nuovo a sognarsi. Pietrafiorita resta però lontananza. Sguardo d’Appennino che domanda al destino o alla fortuna se possa ancora esistere una terra di ritorno.

Eppure nel villaggio, refrattario a storia e geografia, dove tutto accade come un’eco, non sono risparmiati i dolori: la disfatta del Don, l’8 settembre, l’eruzione del Vesuvio, l’occupazione delle terre, la tragedia di Marcinelle. È qui che il vecchio Geremia, morto molti anni prima (come attesta inequivocabilmente la lapide piantata nel camposanto), può conoscere l’amore. Per gli occhi d’oliva di Giuditta, il sogno negato quand’era solo un ragazzo. E poi, in una fioritura di biancospini, per Giuditta Seconda, l’abbraccio di carne che viene quando il Senzanome ha già imparato a leggere il vento. Finché il tempo non torna a farsi profezia. Meraviglia dolente di un canto d’usignuolo. Finché un’alba di sangue non cade dal cielo, come una rivelazione. Come una ferita.

Mimmo Sammartino, giornalista e autore di testi di teatro, ha scritto Vito ballava con le streghe (Sellerio, 2004; premio speciale della giuria per la narrativa del XXXIV Premio Basilicata) e Viandanti d’Herculia (Osanna, 2004), Un canto clandestino saliva dall’abisso (Sellerio, 2006), Il paese dei segreti addii (Hacca edizioni 2016).