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Date(s) - 20/02/2018 - 02/03/2018
18:30 - 19:30
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UNA SOLA REALTA’: TRE MODI DI LEGGERLA
3 incontri con 3 letture diverse della contemporaneità.
con
GUIDO VIALE martedì 20 febbraio
ANDREA FUMAGALLI martedì 27 febbraio
SIMONETTA BISI venerdì 2 marzo
alle 18.30
A ridosso delle elezioni politiche del 4 marzo, invece dare spazio alla giostra un po’ patetica della campagna elettorale, abbiamo pensato di invitare 3 intellettuali a riflettere sul mondo contemporaneo ognuno per la propria specificità (economica politica, linguaggio, sociologia).
Con gli occhi di Guido Viale esperto di linguaggi, autore di SLESSICO FAMILIARE, con Andrea Fumagalli, economista, autore del libro ECONOMIA POLITICA DEL COMUNE, con Simonetta Bisi, sociologa, autrice di LA MAGGIORANZA STA.
Analizzare e capire i processi in atto nel mondo occidentale, secondo noi, è l’elemento essenziale per ipotizzare qualsiasi azione di cambiamento al fine di ridare un senso alle vite devianti che non si riconoscono nel modello dato. Senza questa consapevolezza ogni azione risulterebbe vana o velleitaria.
Guido Viale è nato a Tokyo nel 1943. Vive a Milano. Tra le sue pubblicazioni: Il Sessantotto – Tra rivoluzione e restaurazione, Mazzotta, 1978 e NdA Press, 2008; A casa – Una storia irritante, l’Ancora del Mediterraneo, 2001; Un mondo usa e getta – La civiltà dei rifiuti e i rifiuti della civiltà, Feltrinelli, 1994; Governare i rifiuti – Difesa dell’ambiente, creazione d’impresa, qualificazione del lavoro, sviluppo sostenibile, cultura materiale e identità sociale dal mondo dei rifiuti, Bollati Boringhieri, 1999; Prove di un mondo diverso – Itinerari di lavoro dentro la crisi, NdA Press, 2009; La civiltà del riuso – riparare, riutilizzare, ridurre, Laterza, 2010; La conversione ecologica – There is no alternative, NdAPress, 2011; Virtù che cambiano il mondo – Partecipazione e conflitto per i beni comuni, Feltrinelli, 2013; Si può fare – NdA Press 2014. Collabora ai quotidiani la Repubblica e il manifesto e a numerose riviste.
Andrea Fumagalli è docente di economia all’Università di Pavia. È stato fondatore della rivista «Altreragioni». Con Sergio Bologna ha curato Il lavoro autonomo di seconda generazione (Feltrinelli, 1997). Altri suoi lavori sono: Bioeconomia e capitalismo cognitivo (Carocci, 2007) e La moneta nell’impero (insieme a Christian Marazzi e Adelino Zanini, Ombre corte, 2002).
Simonetta Bisi è Professore associato di Sociologia, insegna presso la Sapienza – Università di Roma. Ha scritto numerose monografie e articoli sugli aspetti quantitativi e qualitativi dei fenomeni contemporanei.
martedì 20 febbraio h. 18.30
GUIDO VIALE
Slessico familiare.
Parole usurate prospettive a perte. Un repertorio per i tempi a venire
Edizioni Interno4
Questo libro vuole essere una piccola cassetta di attrezzi per aiutare a guardare il mondo e le sue potenzialità di trasformazione da un punto di vista diverso da quello del pensiero dominante. Le parole della politica, ma anche quelle dell’economia, della psicologia, del giornalismo, dell’accademia, sono logorate dall’uso che ne fa la cultura mainstream, che è da sempre quella delle classi al potere. Dal patriarcato al capitalismo finanziario, dalla gabbia in cui è stato intrappolato l’individuo contemporaneo ai problemi che l’arrivo di tanti stranieri porta con sé, dal cinismo che anima un’economia che saccheggia il pianeta alle prospettive aperte da un modo alternativo di concepire il nostro rapporto con il vivente e la natura, questo testo invita a rivisitare gli schemi sottostanti a molti dei nostri pensieri. Non è facile, ma si può fare: a patto di voler costruire insieme una prospettiva di vita più sana, più ricca di esperienze, più soddisfacente per tutti. Con questo libro Guido Viale prova a stilare un repertorio per i tempi a venire, cercando di dare nuove prospettive a parole usurate con cui tutti conviviamo ma che meritano nuove interpretazioni, nuova linfa vitale.
martedì 27 febbraio h. 18.30
ANDREA FUMAGALLI
L’economia politica del comune
Sfruttamento e sussunzione nel capitalismo bio-cognitivo
DeriveApprodi
Ci capita spesso di salire su un treno o un autobus e trovarci a contatto con una varia umanità intenta a parlare a un cellulare, a sfogliare pagine di facebook, a inviare sms o a fare un gioco solitario. Un clima solipsistico dove la socialità umana sembra scomparsa e sostituita da una socialità virtuale, fredda. Dov’è la presenza del capitalismo in tutto questo?
Ovunque! Esso beneficia dell’uso dei dispositivi fisici – tablets, telefoni cellulari, computer portatili, iPad – e di tutti quegli accessori necessari per ricaricarli e per collegarli tra loro e con noi stessi. È soltanto la punta dell’iceberg che nasconde un meccanismo produttivo e un universo di lavoro (precario) che comprende i minatori che estraggono le materie prime, gli operai che assemblano i pezzi, i trasportatori, i magazzinieri, gli addetti ai call-center, gli ingegneri informatici e i produttori di linguaggio, i creativi di pubblicità e i venditori di illusioni e di brand.
Il tutto è finalizzato a far sì che la socialità umana, le reti relazionali, la riproduzione sociale e le conoscenze, in una parola, la nostra vita, vengano messe al lavoro e immediatamente mercificate e valorizzate per il profitto di pochi. Noi siamo la manodopera indiretta, spesso incosciente, che consente alla vita, ai corpi come ai cervelli, di essere messa a valore. Senza la nostra cooperazione sociale non c’è produzione di ricchezza: una produzione di valore che nasce dal nostro essere sociali. Lo sfruttamento del comune nasce qui. Negli atti della vita quotidiana.
Questo libro vuole indagare il meccanismo di sfruttamento e di subalternità delle nostre vite, apparentemente libere, ma inchiodate da catene invisibili e soggiogate da sirene più stringenti di quelle derivanti da una sottomissione gerarchica e diretta di potere.
Il capitalismo neoliberale è comando sulla vita, sulla nostra capacità di produrre sapere e autonomia. È possibile liberarsi da questo giogo con il quale spesso siamo conniventi? Qui sta la scommessa della nostra sopravvivenza e della nostra libertà.
venerdì 2 marzo h. 18.30
SIMONETTA BISI
La maggioranza sta. I conformisti del XXI secolo
Bordeaux
Qual è la dinamica sociale e psichica che induce la maggioranza a seguire l’agire conforme? Quali sono le situazioni fluide, incerte e poco tangibili che riflettono il disagio di alcuni, inclini a far propri i modelli esistenziali della società contemporanea? Lo sguardo dell’autrice si sofferma sulla maggioranza, cioè su quelle donne e quegli uomini a cui è stato insegnato che “da noi” la felicità è un diritto, che il nostro modello di vita non è esportabile, che nell’agire conforme – e cioè nella logica mercantile della nostra società – avrebbero trovato qualcosa di più di un effimero, momentaneo appagamento. È, questa, una maggioranza poco incline a occuparsi degli altri, dei diversi; una maggioranza che vive in conformità con il modello sociale dominante senza coglierne incoerenze e contraddizioni, «coltivando tranquilla l’orribile varietà delle proprie superbie», come dice Fabrizio De André. Simonetta Bisi ricostruisce uno “standard” degli elementi che caratterizzano soggetti e comportamenti conformi, disegnando una sorta di provocatorio “ideal tipo” che si può ritrovare in ciascuno dei nostri piccoli mondi di abitanti del xxi secolo.