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mercoledì 17 giugno h.19 : DANIELE GIGLIOLI presenta il suo libro STATO DI MINORITA’, Laterza

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Date/Time
Date(s) - 17/06/2015
19:00 - 20:00

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daniele giglioli stato di minoritamercoledì 17 giugno h.19.00

DANIELE GIGLIOLI

presenta il suo libro

STATO DI MINORITA’

Laterza

con l’autore partecipa LUCA MOSSO

Se c’è oggi un’esperienza condivisa è un senso di impotenza, di mancata presa sugli eventi, di inibizione alla prassi. Non si dubita più se la realtà esista o se sia costruita. La dominante è pratica: la realtà esiste e io ne avverto il peso, solo non riesco a farci nulla, col dubbio se non sia io a non esistere davvero, a non esistere in modo significativo. Che io ci sia o non ci sia è ininfluente. Altri agiscono, altri decidono.

In un esperimento descritto da Henri Laborit ci sono tre gabbie e tre topi. Alle povere bestie vengono somministrate scosse elettriche. Il primo topo ha la possibilità di uscire dalla gabbia. Il secondo non può, ma gli è stato affiancato un suo simile su cui sfogare rabbia e frustrazione. Al terzo entrambe le alternative sono precluse. Sottoposti a controlli, i primi due non accusano sintomi. Al terzo vengono invece diagnosticate perdita di pelo, ipertensione arteriosa e ulcera gastrica: l’impossibilità di agire fa ammalare. L’esperimento ci turba perché ci rappresenta. Quali sintomi si manifestano in una società in cui l’azione politica è sentita come impossibile non perché proibita ma perché ineffettuale, senza esito, svuotata di ogni concretezza?Dicono i filosofi che l’umano è davvero tale solo se ha la facoltà di agire politicamente in mezzo agli altri, altrimenti è puro metabolismo, biologia, animalità. Si può discutere se questo sia vero. Non si può discutere su quanto sia diventato difficile verificarlo. Certo è che l’impossibilità di agire ci rende meno umani.

Daniele Giglioli, docente di Letterature comparate all’Università di Bergamo, collabora con il “Corriere della Sera”. Ha pubblicato, tra l’altro: Tema (La Nuova Italia 2001); Il pedagogo e il libertino (Bergamo University Press 2002); All’ordine del giorno è il terrore (Bompiani 2007); Senza trauma (Quodlibet 2011); Critica della vittima (Nottetempo 2014).

LUCA MOSSO (Bormio, SO 1962)

Collabora al quotidiano La Repubblica, a RadioTre Rai e alle riviste Lo Straniero, Panoramiche, Duel e I Quaderni del Cscs. 
È professore a contratto di Economia e management del cinema presso l’Università Cattolica di Milano e di Teoria e Analisi del cinema e dell’audiovisivo presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. In cattolica tiene seminari di Organizzazione di eventi cinematografici per la laurea magistrale e i master. Collabora anche con l’Università Bocconi e lo Ied di Milano.
Dal 2011 dirige il festival Filmmaker, all’interno del quale ha coordinato il laboratorio di sviluppo di progetti cinematografici Nutrimenti Celesti Nutrimenti Terrestri, organizzato con il sostegno di Fondazione Cariplo.
È il presidente del Milano Film Network, associazione dei festival milanesi attiva con il sostegno di Fondazione Cariplo dall’aprile 2013. 
Fa parte del comitato scientifico del Premio Solinas Doc.
Ha collaborato con la Film Commission Valle d’Aosta, la Provincia di Milano (Bando Cinema 2008), il festival di Bellaria Anteprima e, dal 2008 al 2011, diretto l’Agenzia per il cinema a Milano.
Ha curato l’installazione Alberidi Michelangelo Frammartino (dicembre 2013), la mostra 30 annidella fotografa Gaia Giani (2010) e le monografie dedicate ai registi Ross McElwee, Eyal Sivan, D.A. Pennebaker, Pierre e Luc Dardenne, Errol Morris e Frederick Wiseman e nel 2011 ha ideato, coordinato e prodotto con Bruno Oliviero il documentario Milano 55,1 Cronaca di una settimana di passioni, presentato ai festival di Locarno, Milano film festival, Salina, Sulmona, Lodi e Pesaro.